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Due righe sui passepartout

Prima di scegliere un passepartout bisogna essere a conoscenza di alcuni particolari importanti come il pH ed il materiale di costruzione.
Cos’è pH neutro? Se ne sente parlare spesso in stampa quindi facciamo chiarezza in breve.
Il simbolo pH rappresenta il potenziale di idrogeno presente in una sostanza e può variare da zero a 14.
Se un materiale ha il pH zero è completamente acido, se ha il pH 14 è completamente alcalino, se ha un pH intermedio (attorno al 7) significa che è ha un pH neutro.
Il primo effetto dell’acidità della carta è l’ingiallimento (come si nota nei vecchi giornali). L’acidità della carta dipende dai materiali con cui è stata prodotta ma può dipendere anche da altri fattori come l’inquinamento atmosferico, gli inchiostri, le vernici, gli adesivi applicati sulla carta.
L’acidità, inoltre, può essere trasmessa alla carta dal contatto con i materiali di cui è fatta la cornice (cartone, passepartout, nastri adesivi, ecc.).
Gli acidi, infatti, migrano facilmente verso i materiali adiacenti.
Il cartone utilizzato per il passepartout dovrebbe quindi essere esente da acidi per evitare la migrazione degli acidi sul quadro incorniciato.
Questo concetto è particolarmente valido per i quadri di elevato valore artistico, storico o affettivo.
Il passepartout di cartone è generalmente composto da un sandwich di 3 elementi:
• il cartone vero e proprio, che costituisce l’anima del passepartout
• la carta frontale che riveste il cartone e che è la parte visibile del passepartout
• la carta bianca che riveste il cartone nella parte posteriore.
La carta bianca e l’anima del cartone devono essere assolutamente acid-free (cioè esenti da acidi), mentre la carta che riveste il cartone, non essendo a contatto diretto con il quadro incorniciato, potrebbe anche non essere acid-free.
Oltre ai cartoni normali esistono anche i cartoni “Museum” che sono composti da cotone senza la carta frontale e senza la carta sul retro

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